NFT

Cosa sono gli NFT e come funzionano

Gli NFT (Non Fungible Token) rappresentano una concreta realizzazione di quella “internet of value” che la tecnologia Blockchain dovrebbe contribuire a sviluppare, a fianco alla internet tradizionale.

La rete internet infatti, se da un lato ha avuto il pregio di mettere in comunicazione tra loro attori e agenti economici geograficamente distanti (contribuendo in questo modo a far emergere nuove possibilità di sviluppo economico), dall’altro non ha impedito il proliferare di fenomeni quali la pirateria digitale che ha reso difficile per i legittimi titolari di opere dell’ingegno di poter esercitare a pieno i propri diritti, sia economici (legati allo sfruttamento in esclusiva della propria opera), che morali (primo tra tutti, il diritto di essere universalmente riconosciuti come gli autori delle proprie opere).

La funzione primaria della rete internet è infatti quella di far circolare liberamente e rapidamente le informazioni (incluse le opere dell’ingegno nella loro versione digitale): occorre quindi introdurre protocolli e funzionalità specifiche per riconoscere e tutelare i diritti di privativa associati ai contenuti digitali.

Gli NFT, in abbinamento con la Blockchain, si propongono precisamente questo tipo di obiettivi (per una introduzione alla tecnologia Blockchain, invitiamo il lettore interessato a consultare “Blockchain Fundamentals”.

Ma cosa sono esattamente gli NFT?

Cerchiamo di capirne di più, partendo da una definizione preliminare degli NFT.

NFT: Che cosa sono

Riprendendo la definizione che ne dà wikipedia degli NFT:

gli NFT rappresentano unità di dati archiviate su un registro digitale non modificabile, come la blockchain, che certificano che un asset digitale è unico e quindi non intercambiabile.

Già da questa definizione succinta, è possibile intuire che gli NFT possono essere utilizzati per rappresentare in maniera univoca opere dell’ingegno come foto, video, audio così come ogni altro tipo di contenuto digitale.

Mediante l’archiviazione in un registro distribuito pubblico e immodificabile (ledger), è possibile certificare la titolarità dei diritti attribuiti a tali contenuti.

Non solo viene riconosciuto l’autore dell’opera rappresentata dal token, ma anche i successivi aventi diritto (come ad es. gli acquirenti che nel tempo hanno acquistato e trasferito i diritti di proprietà sull’opera).

L’autore dell’opera rappresentata dall’NFT è inoltre in grado di stabilire e limitare in maniera precisa e puntuale quali diritti concedere sull’opera e a chi.

NFT: un mercato in crescita inarrestabile

Il mercato dell’arte è stato non a caso tra i primi settori a mostrare un crescente interesse negli NFT.

Il 12 marzo 2021 rappresenta una data epocale: coincide infatti con il giorno in cui la casa d’aste Christie’s ha battuto per la somma di 69,3 milioni di dollari un NFT associato a un’opera d’arte realizzata esclusivamente in formato digitale, dal titolo “Everydays – The First 5000 Days”, dell’artista Mike Winkelmann, meglio conosciuto come Beeple.

L’opera è un collage di 5000 immagini digitali create dall’autore nell’ambito della serie intitolata Everydays.

Everydays – The First 5000 Days
“Everydays – The First 5000 Days” (image credits: https://wikipedia.org/wiki/Everydays:_the_First_5000_Days)


Ma non è soltanto il mercato dell’arte ad essere interessato alla diffusione degli NFT: qualsiasi diritto di sfruttamento economico è potenzialmente suscettibile di essere rappresentato da un token non fungibile.

NFT e Collezionismo

Il successo dell’opera di Beeple ha ispirato non solo altri artisti, ma anche altri titolari di diritti su opere, che hanno deciso di sfruttare il settore nascente degli NFT nella speranza di realizzare rapidamente ingenti guadagni.

Tra gli oggetti di culto dei collezionisti di NFT possiamo ricordare i CryptoKitties, che rappresentano immagini digitali di gattini.

In generale, il mercato degli NFT negli ultimi tempi ha mostrato una rapida crescita della capitalizzazione

Un mercato in rapida crescita

La rapida crescita dei valori di mercato associati agli NFT ha inevitabilmente attratto la curiosità degli investitori, anche di quelli non esperti di tecnologie digitali.

Tale fenomeno ha sollevato diversi dubbi e timori sulla possibilità di bolle speculative

L’emersione di bolle speculative sui mercati finanziari è agevolata anche dalla opacità che caratterizza tali transazioni finanziarie.

Diventa quindi importante comprendere quali sono le caratteristiche tecniche degli NFT per saper valutare correttamente il valore economico associato a tali strumenti, evitando così di incappare in investimenti finanziari incauti, spinti dalla frenesia di realizzare ingenti guadagni in tempi rapidi.

L’arte alla sfida della riproducibilità

Fin dalle origini, le opere d’arte sono state caratterizzate da alcuni requisiti, quali originalità e unicità, che contribuivano a determinarne il valore non solo culturale, ma anche economico.

Con l’avvento della tecnologia, anche il mondo dell’arte subisce il passaggio epocale dalla realizzazione artigianale alla riproduzione in serie di tipo industriale, come mostrato da Walter Benjamin nel suo famoso saggio “L’opera d’arte nell’era della riproduzione meccanica”.

L’introduzione di tecnologie all’epoca innovative come la fotografia, hanno permesso di superare i limiti legati alla riproduzione manuale delle opere originali da parte non solo dei falsari, ma anche degli stessi artisti, che hanno potuto replicare indefinitamente le loro opere, mettendo in discussione i criteri di “originalità” e “autenticità” utilizzati in precedenza per distinguere le opere d’arte dalla produzione in serie di tipo industriale.

Il Digitale e la replicabilità infinita

Con l’avvento del digitale, tale fenomeno è stato ulteriormente amplificato, al punto che oggi è possibile realizzare non solo copie perfette degli originali, ma addirittura migliorare gli originali stessi, o creare degli “originali” mai esistiti, ma che sono del tutto verosimili (basti pensare all’utilizzo del Deep Learning per realizzare Deep Fakes).

Emerge quindi l’esigenza di poter distinguere affidabilmente le opere originali, proteggendole da possibili duplicazioni non autorizzate

È qui che entrano in gioco, nelle intenzioni dei proponenti, gli NFT e la tecnologia sottostante ad essi, la Blockchain.

La Blockchain e il problema del Double Spending

Un problema analogo a quello della identificazione dei falsi nel mondo dell’arte si verifica nell’ambito dei pagamenti mediante criptovalute: come impedire che la stessa moneta digitale venga spesa più volta, data la possibilità consentita dalle tecnonologie digitali di duplicare facilmente qualsiasi contenuto digitale?

Si tratta del problema del “double spending” che viene risolto nel mondo delle criptovalute registrando ogni transazione e ogni utilizzo della cripto moneta all’interno di un registro contabile non modificabile, noto come ledger.

Risolvendo il problema del “Double Spending” è possibile rendere unici anche gli artifatti digitali

In questo modo, grazie alle proprietà matematiche della crittografia utilizzate dalla blockchain, è praticamente impossibile riutilizzare la stessa moneta per realizzare due (o più) transazioni, senza che gli operatori della rete se ne accorgano e invalidino le relative transazioni.

Blockchain e NFT

Gli stessi registri immutabili utilizzati dalla blockchain permettono agli NFT di garantire in maniera inoppugnabile l’originalità e l’autenticità degli artifatti digitali ad essi associati.

Gli NFT permettono inoltre di verificare i legittimi titolari dei diritti associati alle opere

La verifica dei legittimi titolari dei diritti associati alle opere coinvolge tutti gli attori in causa, siano essi gli autori, o i successivi acquirenti, inclusi i collezionisti.

L’utilizzo degli NFT a garanzia dei diritti intellettuali e patrimoniali potenzialmente si estende quindi oltre il mondo delle opere d’arte, fino a ricomprendere qualsiasi contenuto (musica, libri, software, video ecc.)

Definizione di NFT

Cerchiamo quindi ora di definire cosa sono gli NFT.

Partiamo dall’acronimo: NFT sta per Non Fungible Token.

Pertanto un NFT è un tipo speciale di token digitale associato a un bene (asset) che può essere dimostrato essere unico e non intercambiabile (non fungibile) con un altro token.

Questa caratteristica di non fungibilità del token è alla base della garanzia di unicità dell’asset ad esso associato.

Per comprendere meglio questi concetti, è opportuno soffermarsi sui termini “fungibile” e “non fungibile”

Fungibile vs Non Fungibile

L’esempio più intuitivo di un’attività “fungibile” è la moneta contante che utilizziamo comunemente per effettuare i nostri acquisti: se un bene costa 5 euro (o dollari, sterline, ecc.) possiamo acquistarlo sia spendendo una banconota da 5 euro, che utilizzando 5 monete da 1 euro ciascuna.

Le banconote e le monete sono mezzi fungibili (sostituibili) tra loro, e quello che conta è il valore economico che esse rappresentano, a prescindere per esempio dal numero di serie stampato sulla banconota (che la identifica in maniera univoca).

In altre parole, il venditore non potrà pretendere di ricevere proprio quella specifica banconota con un determinato numero di serie, ma si dovrà accontentare di ricevere il quantitativo esatto di moneta che rappresenta il controvalore del bene.

Esempi di beni non fungibili sono invece le opere d’arte e gli oggetti da collezione, in quanto esemplari unici

Gli oggetti da collezione hanno un valore economico (spesso piuttosto rilevante) proprio perchè sono oggetti unici e pertanto non sostituibili da oggetti analoghi.

Unicità degli NFT

Per realizzare l’unicità dell’NFT, essi vengono registrati come record crittografico all’interno di una blockchain, consentendo a chiunque di verificarne la validità.

Anche nella tecnologia blockchain esistono i token fungibili: essi sono token con caratteristiche similari, che possono quindi essere facilmente sostituiti tra di loro.

Gli NFT invece sono creati in conformità con determinati standard che ne garantiscono la non fungibilità.

Al momento, la blockchain più popolare per gli NFT è Ethereum

Lo standard utilizzato per gli NFT è ERC-721, che determina le modalità di emissione, gestione e negoziazione degli NFT all’interno del framework.

La rapida diffusione degli NFT

Storicamente, gli antecedenti degli NFT sono rappresentati dalle “monete colorate” (colored coins) di Bitcoin.

Le colored coins sono state introdotte come un modo per “contrassegnare” alcuni specifici bitcoin, rendendoli di conseguenza non fungibili, utilizzando un codice aggiuntivo adottato per scopi o casi d’uso particolari.

La prima sperimentazione di NFT diffusa su Ethereum è stata realizzata a metà del 2017 con CryptoPunks, che consisteva in 10.000 figurine di punk digitali.

I CryptoPunks come oggetti da collezione

Ognuno dei CryptoPunks ha un insieme di caratteristiche determinate algoritmicamente, che li rendono oggetti da collezione unici.

Malgrado i CryptoPunks siano stati originariamente generati e distribuiti gratuitamente, oggi essi rappresentano asset digitali di estremo valore.

Il loro elevato valore è legato alla loro offerta limitata (come facilmente verificabile consultando il link: Wrapped Cryptopunks – quotazione Opensea)

cryptopunks
Cryptopunks quotazione


I CryptoKitties come momento di svolta

L’introduzione dei popolari CryptoKitties nel 2017 è considerata da molti il ​​punto di svolta degli NFT, ovvero il momento in cui essi sono diventati noti anche al pubblico.

I CryptoKitties rappresentano un punto di svolta nella diffusione degli NFT perchè consentivano agli utenti di “allevare” gatti digitali, oltre che “produrre” di nuovi.

In questo modo è stato possibile anche per gli utenti non dotati di nozioni di programmazione, generare NFT.

Attualmente, diversi artisti famosi stanno sperimentando gli NFT

Sin da subito l’arte digitale è apparsa come una scelta naturale per gli NFT, grazie alla possibilità di verifica della titolarità, immutabilità e tracciamento della provenienza dei token non fungibili.

I market places per l’arte digitale

Sono emerse anche piattaforme di arte digitale, quali Known Origin, MakersPlace, OpenSea, Wax e Rare Art Labs, tutte dedicate alla pubblicazione e alla scoperta di arte digitale o oggetti da collezione.

Poiché il “conio” di nuovi NFT anche per i non sviluppatori è diventato più facile, il 2021 ha visto un aumento di interesse da parte di creatori, investitori e appassionati.

Gli NFT oggi possono essere trovati nei settori dello sport, dell’arte e della musica, e sono utilizzati in molteplici casi d’uso concreti, come la vendita di dischi, biglietti per eventi, crowdfunding, vendita all’asta di oggetti da collezione, ecc.

Il mercato e i marketplaces degli NFT

La domanda del mercato per gli NFT ha accresciuto l’interesse degli investitori a finanziare nuove piattaforme, mercati e altre iniziative relative agli NFT.

Anche imprenditori di diversi settori si stanno mobilitando per portare soluzioni basate su NFT che possano risultare appetibili per il mercato.

Nel 2021 la popolarità degli NFT è cresciuta in modo esponenziale

La capitalizzazione di mercato è cresciuta anno dopo anno, e già nel 2020 ha raggiunto quasi 297 milioni di euro (pari a aumento di oltre l’800% rispetto al 2018).

Un mercato in crescita esponenziale

La rapida crescita e il continuo potenziale di crescita sono meglio illustrati dalle dimensioni del mercato, soprattutto se considerato insieme a ecosistemi più

Tale rapida crescita è particolarmente significativa, specie se rapportata, al mercato dell’arte tradizionale, il cui valore complessivo nel 2020 era stimato pari a circa 50 miliardi di euro.

nft capitalizzazione
NFT – capitalizzazione di mercato


Crescita del mercato NFT e valore delle cripto-valute

A contribuire alla crescita del valore di mercato degli NFT può avere senz’altro contribuito il corrispondente incremento delle criptovalute che costituiscono il mezzo di scambio naturale nelle transazioni degli NFT.

È tuttavia ancora controversa la relazione tra crescita del valore degli NFT e incremento delle criptovalute, in quanto in alcuni casi si registra una correlazione minima tra le due variabili.

Nel primo trimestre del 2021 sono stati spesi oltre 2 miliardi di euro in token non fungibili e i volumi di vendita sono rimasti elevati dopo che gli NFT sono esplosi in popolarità all’inizio del 2021.

I volumi di vendita mensili su OpenSea hanno raggiunto in agosto 2021 circa 3 miliardi di euro

Va evidenziato che le vendite totali di NFT per il 2021 (attualmente dal 15 novembre 2020 al 15 novembre 2021) ammontano a quasi 9 miliardi di euro.

Il mercato dei Collectibles

All’inizio di ottobre 2021, 70 artisti hanno venduto diverse edizioni di una serie di opere d’arte digitali note come Hashmasks per oltre 8 milioni di euro.

Secondo il rapporto trimestrale sui token non fungibili del secondo trimestre del 2021, gli oggetti da collezione sono stati responsabili del 66% di tutto il volume scambiato durante questo trimestre.

Il maggior numero di vendite è stato realizzato nel segmento Collectibles

Il segmento di mercato dei Collectibles ha raggiunto oltre 32,5 milioni di euro nel 2021 e 31 milioni di euro nel 2020.

Il segmento Collectibles ha inoltre registrato la parte più consistente delle vendite totali nel periodo da gennaio 2021 a ottobre 2021 ed è pari al 52,1%.

Mercato o Bolla speculativa?

I sostenitori della tecnologia ritengono che gli NFT siano una tendenza generale nella tecnologia umana e qualsiasi cosa possa essere implementata in tutti i settori che siano caratterizzati da scarsità e non fungibilità.

Gli oppositori degli NFT ritengono al contrario che il mercato degli NFT sia già pieno di speculazioni e bolle finanziarie

Secondo i detrattori, la maggior parte degli NFT non sarebbero altro che la versione aggiornata di fenomeni simili alla bolla speculativa dei Tulipani verificatasi in Olanda nel XVII secolo.

Tali visioni contrastanti risentono della controversia attualmente in corso in merito all’inesistenza un valore intrinseco sottostante alle criptovalute e strumenti ad essi associati, come gli NFT.